Questione abitativa ed edilizia scolastica: questi i temi al centro della riunione tenutasi questa sera nella sede di Un’Altra Trieste in Piazza Benco.
L’incontro, tenuto dal candidato al Consiglio regionale Giuliano Festa, rappresentante di Un’Altra Gioventù nelle liste di Un’Altra Regione, si è svolto davanti ad una ventina di ragazzi. Oltre a Giuliano Festa era presente anche il neoeletto consigliere Provinciale Andrea Sinico anche lui esponente di Un’Altra Regione.
“Credo che la questione abitativa debba ritornare al centro delle politiche regionali – afferma Giuliano Festa -. Una proposta su cui noi ci siamo già impegnati in passato, come nel gennaio 2012 quando abbiamo chiesto e ottenuto un incontro coi capigruppo del Comune di Trieste a cui abbiamo esposto la nostra proposta. Purtroppo oggi in Italia vi è una vera e propria emergenza abitativa che vede giovani e meno giovani nell’assoluta impossibilità di ottenere un mutuo dalle banche. La proposta prevede la costruzione da parte della Regione di case popolari a prezzo contenuto, e la vendita degli stessi immobili a prezzo di costo con una maggiorazione dell’1% di interesse. Il canone di locazione corrisponderebbe ad una porzione di mutuo che in ogni caso non può superare il 20% dello stipendio. Quando il valore dell’immobile viene coperto, la proprietà passa all’inquilino che lo riscatta. Un modo quindi per non ritrovarsi dopo trent’anni di affitto ad essere ancora privi della base per la creazione di una famiglia: la casa. In quest’ottica ci aspettiamo anche una collaborazione con gli enti locali, che già abbiamo sollecitato, sul censimento e sulla riqualificazione degli immobili sfitti e, ad oggi, inutilizzati.”.
“Un’altra proposta che rilanciamo – conclude Festa – è quello sulla spostamento della competenza circa la ristrutturazione degli edifici scolastici. Crediamo che questa competenza possa essere svolta dalla Regione; l’intero procedimento quindi risparmierebbe un passaggio, cioè quello del trasferimento dei fondi dalla Regione alla Provincia da una parte evitando inutili rimpalli di responsabilità circa il sottofinanziamento riservato all’edilizia scolastica, e dall’altro auspicando una migliore e più razionale gestione delle risorse che ad oggi risulta inefficiente, come ben ha esposto Andrea Sinico nei giorni scorsi.”.