sabato 9 luglio 2011

Qualcuno salvi la Triestina...

Un'Altra Gioventù vuole prendere posizione di fronte ad una situazione societaria dell'Unione Sportiva Triestina Calcio, che riteniamo inaccettabile.
Nonostante l'attuale Presidente Stefano Fantinel abbia iscritto la squadra al prossimo campionato di Lega Pro 2011/2012, la spaccatura che si è creata oramai da anni tra i tifosi e sostenitori della squadra da una parte e i vertici della società dall’altra, ci porta a chiedere piuttosto un nuovo percorso sportivo invece di continuare con questa proprietà che riteniamo essere inadatta. Inadatta a dare a questa città il valore che merita, inadatta a raggiungere risultati sportivi e soprattutto inadatta a rappresentare chi la squadra la sostiene da sempre.
Noi chiediamo un senso di appartenenza più forte, una serietà rispettosa verso la città di Trieste ed una competenza che sappia valorizzare una società di calcio e non distruggerla.
Il nostro movimento giovanile pretende la rimozione immediata dei teloni posti sulla gradinata, che riteniamo vergognosi. Mancano di rispetto a chiunque varchi le porte dello stadio e tolgono dignità a tutti i triestini che si sono trovati catapultati su mass media, giornali, televisioni e siti internet di tutto il mondo che hanno letteralmente bocciato l'iniziativa e mostrato il fallimento di una società che, ci teniamo a sottolineare, non ci rappresenta.
I teloni vanno rimossi e la gradinata riaperta. Subito. Altrimenti siamo pronti a scendere in piazza.
Davanti a questa situazione ci chiediamo dove siano gli imprenditori Triestini! C'è l'assoluto immobilismo, interessi solo a parole ma nei fatti il vuoto più assoluto.
Si è parlato poi di un possibile azionariato popolare. Questo tipo di iniziative si possono realizzare con successo solo con una società solida, strutturata e organizzata, così come dimostrato dagli esempi presenti nel panorama calcistico internazionale che puntualmente vengono citati come modello. E' ovvio quindi che questa proposta è ad oggi irrealizzabile.
Le proposte concrete sono altre: aumentare l'affluenza allo stadio con iniziative dirette ai giovani, che coinvolgano ad esempio i ragazzi delle scuole calcio con abbonamenti gratuiti, biglietti economicamente accessibili a tutte le categorie della città, uno stadio vissuto e conosciuto dalla città, che lo possa sentire proprio e non di qualche prediletto della dirigenza. Inoltre diciamo basta con l'assistenzialismo incondizionato e continuo da parte delle istituzioni; soldi dei cittadini letteralmente buttati senza alcun vantaggio o risultato tangibile. I soldi gettati al vento in questi anni potevano essere, e dovranno essere in futuro, una risorsa per i settori giovanili del calcio, o per aiutare le società d’elite di altri sport che hanno fatto grande questa città.
E' ora di poter godere dello stadio anche con eventi mondani come concerti, esibizioni e quant'altro così come, del resto, accade nel vicino Stadio Friuli. Trieste potrebbe essere valorizzata anche turisticamente se le istituzioni e l'Unione Sportiva Triestina Calcio rivedessero il concetto di ospitalità per i tifosi delle squadre avversarie che vengono in questa città, prevedendo magari dei veri e propri pacchetti turistici.
Insomma ci sono tante domande e poche risposte. E' ora di cambiare e di cambiare in meglio.
Un'Altra Gioventù