venerdì 9 settembre 2011

NO agli smart shop!

Apprendiamo con desolazione dal quotidiano locale che un ragazzo di 19 anni è stato ricoverato in ospedale in stato di overdose dopo aver acquistato del “Bonzai” in uno “smart shop” cittadino. Ci chiediamo come possa essere concessa e permessa l'agibilità commerciale a simili esercizi pubblici che, evidentemente, hanno come solo ed unico obiettivo quello di promuovere la distribuzione di sostanze che, pur essendo legali, comportano effetti simili a quelli determinati dalle più comuni sostanze stupefacenti. L’ipocrisia che circonda questi negozi – solitamente accompagnata dalla tolleranza e simpatia di un certo buonismo culturale - per cui si finge di non sapere che quello che viene venduto, deve finire.
E’chiaro infatti come la finalità di questi esercizi commerciali sia sempre al confine della legalità – e la denuncia per spaccio nei confronti del titolare ne è la dimostrazione – ed è una situazione che a nostro avviso, non può essere più nè contemplato nè permesso.

Chiediamo pertanto al Sindaco- e su questo argomento oggi il consigliere di V circoscrizione, Francesco Clun, nonché esponente di Un’Altra Gioventù, presenterà una mozione in tal senso - per richiedere un maggior controllo sul territorio e una capillare verifica dello stato attuale degli 'smart shop' presenti a Trieste,con la speranza che, in futuro, le istituzioni preposte provvedano ad emanare disposizioni legislative maggiormente efficaci a riguardo.


Un'Altra Gioventù