lunedì 14 gennaio 2013

IL PESO DI ESSERE GIOVANI IN ITALIA


Siamo un gruppo di giovani. Giovani fieri di fare Politica. 

Soggetti anomali, quindi, in un panorama politico nazionale sempre più deprimente e corrotto.
Ci consideriamo la parte sana di un sistema marcio fino al midollo. Noi però, a differenza di tanti altri ragazzi sfiduciati, abbiamo deciso di impegnarci attivamente per apportare la nostra irrefrenabile carica innovatrice in un mondo, quello della politica, fin troppo vecchio e autoreferenziale.

Un mese fa ci è stata offerta la possibilità da Un’Altra Regione, il Movimento a cui facciamo riferimento, di esprimere un candidato proveniente da Un’Altra Gioventù alla carica di consigliere Regionale per le imminenti elezioni in programma per il prossimo mese di Aprile.
Il futuro candidato è stato eletto durante una delle nostre abituali riunioni settimanali.
Tutto era pronto, la campagna elettorale stava per partire con il nostro solito anticipo (non siamo di certo persone che si fanno vedere nelle strade solo durante le sue settimane precedenti il voto), quando, nostro malgrado, ci siamo imbattuti nelle condizioni ostative alla candidabilità di una persona.
Reati? Condanne? Patteggiamenti? No! Niente di tutto ciò: scopriamo come l’ETA’ anagrafica possa precludere la possibilità ad un giovane di candidarsi alla carica di Consigliere Regionale.
Riportiamo fedelmente: ‘Per essere eleggibili alla carica di Presidente della Regione e di consigliere regionale occorre aver compiuto il venticinquesimo anno di età entro il primo giorno di votazione’.
Il candidato da noi prescelto avrebbe avuto 24 anni, in possesso di una Laurea in Scienze dell’Amministrazione e di un Master in Europrogettazione.
E’ legittimo chiedersi quale sia l’assurda ratio alla base di una simile restrizione? A nostro avviso si! In Italia il meccanismo che dovrebbe regolare il sistema della democrazia partecipativa sembra essersi irrimediabilmente rotto per il semplice fatto che i rappresentanti non cambiano mai!

D’ora in poi non ci sorprenderemo più alla visione delle solite facce nei luoghi del potere.
Non ci vengano a dire che la motivazione è la maturità della persona! Ci riteniamo molto più maturi e onesti di certi politici che da troppi anni ricoprono cariche elettive.
Questa vuole essere una segnalazione affinché tutti possano sapere quali incomprensibili previsioni legislative sono state elaborate nel corso del tempo da coloro i quali ci hanno governato.
Come sempre le difficoltà non ci fermeranno, troveremo una soluzione perché a candidarsi non è solo la persona ma un'intera Comunità fatta di giovani di diverse generazioni, tutti accomunati da un solo obiettivo.
Con la speranza di poter accedere negli organi decisionali che, ora più che mai, necessitano di nuove idee e nuove persone. Ospiti indesiderati da un potere che vorrebbe escluderci dalle decisioni sul nostro futuro.
UN’ALTRA GIOVENTU’ 
Luigi Mamilli (Ex candidato al Consiglio Regionale)